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*PRESTO DISPONIBILI

Info Biglietti

COLONNE JAZZ VILLAGE

ingresso gratuito

TEATRO AL CASTELLO

biglietto intero €10,00 | biglietto ridotto € 7,00

abbonamento intero € 15,00 | abbonamento ridotto € 10,00

Ingresso gratuito per disabili e accompagnatori e under 18

RIDUZIONI

Over 70, under 25, soci FAI, Touring Club, Legambiente esibendo un titolo di viaggio regionale Trenitalia

LINEUP

Giuseppe Nicolò, Carmelo Coglitore, Renzo Rubino, Alessandra Simonetti, Francesco Rubino, Linda Caramia, Sergio Gialò, Vito Abbatepaolo, Lorenzo Loliva, Gianluca Bennardo, Martino Castellaneta, Mario Gallo, Gianluca Salvi, Fabrizio Convertini, Francesco Di Lieto, Simone Stellato, Filippo Romano, Alberto Pavesi, Davide Medicina, Sara Agostinelli, Chiara Montanari, Andrea pititto, Johnson Odiase, Carmela Senfett, Giulia Anita Bari, Carla Mulas González, Giorgio Gadotti, Giovanni Lo Cascio, Nino Conte, Igor Legari, Roxana Ene, Gabriele Cappello, Luca Vergano, Gianluca Gallucci, Abou Samb, Ariel Hernán Verosto Pascaud, Giuseppe Maria De Vito, Francesco Cafiso, Marco Grillo, Sara Schettini, Francesco Di Gilio, Ferdinando Coppola, Cristian Antinozzi, Alfredo Romeo, Fabrizio Puglisi, Costanza Alegiani, Matteo Paggi, Karen Mantler, Doug Wieselman, Kato Hideki, Andrea Glockner, Santiago Fernandez, Silvia Bolognesi, Alessandro Alarcon, Wayne Horvitz, Luigi Paese, Demetrio Fortugno, Francesco Scordamaglia, Alessandro Monorchio, Gianluca Bennardo, Mario Gallo, Corrado Mendicino, Francesco Di Lieto, Marco Arnieri, Rodolfo Capoderosa, Valerio Pagliaro, Carlo Cimino, Filippo Ambrogio, Giacinto Maiorca, Alberto Lo Foco, Daniela Veronesi, Silke Eberhard, Patrick Braun, Nikolaus Neuser, Gerhard Gschlößl, John De Leo (Massimo de Leonardis), Valentino Bianchi, Gionata Costa, Andrea Costa, Stefano Ricci, Simone Alessandrini, Federico Pascucci, Antonello Sorrentino, Giacomo Ancillotto, Riccardo Gola, Riccardo Gambatesa, Rita Marcotulli, Elettra Minieri, Ava Alami, Daniele Bucci, Damiano De Matteis, Andrea Cardone, Luca Aquino, Francesca Tandoi, Matheus Nicolaiewsky, Sanders Smeets, Fabrizio Bosso, Mario Corvini, Roberto Tarenzi, Giovanni Campanella, Alessandro Bintzios, Francesco Marsigliese, Andrea Rossi, Toni Orlandi, Marco Scamolla, Maurizio Nerbano, Giuliano Cerbarano, Federico Salmaso, Vito Cataldo, Francesco D’orazio, Sergio Cesolini, Vincenzo Taglienti, Giulio Barbieri, Filippo Marino, Giuseppe Zambito, Renato Trombí 

LA XLV EDIZIONE

“Cosi pensai di ricominciare, perché non conosciamo altro istinto, di fronte ai fortunali della sorte”
Alessandro Baricco - Emmaus

 

Nei suoi quarantacinque anni di storia, Rumori Mediterranei ha dimostrato di aver saputo guardare al jazz rispettando la sua straordinaria storia, ma valorizzando al contempo le sue immense prospettive di rinnovamento, riscattandolo da una condizione di isolamento per “puristi” e aprendolo ad altre esperienze musicali e artistiche in senso lato.
Nella visione di Sisinio Zito, fondatore del Festival, Roccella Jazz nasceva con una forte intenzionalità politica: contribuire a fare uscire un territorio della parte più meridionale della Calabria e l’intera regione, da una situazione di marginalità in cui si trovava rispetto alla vita culturale nazionale ed internazionale, sconfiggendo quella immagine di irredimibilità costruita attorno ad un territorio, che la gente del luogo non meritava e non merita. Roccella doveva essere così punto di incontro tra i paesi del Mediterraneo, luogo in cui culture diverse potessero dialogare e confrontarsi. E avrebbe dovuto aiutare il jazz ad avvicinarsi ad altri lidi e a inventare altre forme. Per questo il Festival aveva scelto, sin dal suo inizio, la strada del coraggio, della progettualità, della ricerca, offrendo un «mood» che sollecita la creatività, di essere luogo di scambio culturale e artistico. Fino alla scorsa edizione a difendere con le unghie e i denti la manifestazione e a garantirne l’ortodossia progettuale c’era il Prof. Vincenzo Staiano, che ci ha improvvisamente e prematuramente lasciati a fine anno. E noi, che per ragioni istituzionali siamo chiamati oggi a continuare su quella strada, consci dell’importanza e del peso del compito che abbiamo, ci è venuto subito in mente il passo di Emmaus che trovate citato. E abbiamo pensato, di fronte ai fortunali che hanno investito Roccella Jazz, di ricominciare da qui, dalla Calabria, da qualcuno per il quale il Festival è stato uno dei fattori che ha cambiato la vita.
Per questo abbiamo chiamato Mirko Onofrio alla Direzione Artistica. E leggendo il programma della manifestazione è chiaro ed evidente che egli abbia colto nel segno, proponendo un cartello che è ispirato alle ragioni fondative della manifestazione. E, ancora una volta, proponendo non una kermesse musicale dove ascoltare ciò che si può ascoltare in altre 100 piazze, ma un luogo di libertà artistica e di sperimentazione che offre una straordinaria apertura verso lo scenario dei musicisti emergenti e di quelli esclusi dal grande giro dell’impresariato nazionale.
Onofrio ha voluto intitolare questa edizione “Assenza di gravità”. Giocando sul significato di gravità, la cui assenza come principio della fisica ci rende liberi e leggeri. E la cui assenza come stato d’animo ci rende sicuri nella costruzione del futuro.
Questa 45esima edizione non sarebbe stata possibile senza il costante impegno della Città Metropolitana di Reggio Calabria guidata dal Sindaco Giuseppe Falcomatà e l’intervento straordinario dell’On. Francesco Cannizzaro, che ha proposto e difeso con passione la richiesta di un supporto economico una tantum da parte dello Stato. A loro il nostro più sincero e forte ringraziamento nella certezza che li avremo al nostro fianco nella battaglia per mettere in sicurezza una volta per tutte la realizzazione della manifestazione.


Vittorio Zito – Sindaco di Roccella Ionica

LE NOTE DEL DIRETTORE

Il jazz è da sempre un genere musicale che celebra la libertà, non solo nel suo aspetto esecutivo, ma anche nelle sue radici più profonde: quella di un linguaggio che nasce e si evolve attraverso l’improvvisazione, l’incontro tra le diverse influenze e la capacità di rompere le convenzioni. La libertà nel jazz è un concetto poliedrico, che si esprime attraverso la creatività individuale e collettiva, l’innovazione sonora e la reinterpretazione continua del passato. In un contesto di festival jazz, questa libertà non è solo un tratto distintivo della musica, ma è anche la chiave per progettare un programma che offra agli ascoltatori una panoramica viva e vibrante delle infinite possibilità espressive del genere. Ogni esibizione diventa un’esperienza unica, un momento irripetibile in cui l’interazione tra musicisti e pubblico genera un’atmosfera di scoperta e di crescita reciproca.
Il programma che presentiamo vuole esplorare questa dimensione della libertà, offrendo una serie di concerti che spaziano dalle tradizioni storiche del jazz alle avanguardie contemporanee, con particolare attenzione all’improvvisazione come strumento di espressione artistica. Ogni performance sarà un’occasione per esprimere la propria identità musicale, a partire da una solida base di influenze classiche, ma sempre con la possibilità di esplorare nuovi territori sonori.
Rumori Mediterranei 2025 si sviluppa in una serie di tappe che celebrano la storia del jazz, ma anche la sua capacità di rinnovarsi costantemente. Dal be-bop alla fusion, dal jazz contemporaneo all’elettronica sperimentale, ogni concerto offrirà una visione diversa e originale del panorama jazzistico globale. Non si tratta solo di ascoltare note suonate su un palco, ma di vivere un’esperienza che stimola la mente e l’emozione, invitando il pubblico a immergersi nel flusso continuo della musica e a sentirne l’evoluzione.
Da sempre l’improvvisazione rappresenta la vera essenza del jazz, la sua anima che si rinnova di istante in istante. E nel programma dei concerti, l’improvvisazione non è solo un aspetto tecnico, ma una forma di comunicazione diretta tra i musicisti e il pubblico. Ogni esecuzione diventa quindi l’espressione di un dialogo in tempo reale, dove l’improvvisazione assurge a strumento per rompere le barriere convenzionali della musica e dare vita a un linguaggio universale che trascende le parole. E la libertà nel jazz non riguarda solo i musicisti, ma anche gli ascoltatori, che vengono invitati a vivere la musica non come spettatori passivi, ma come partecipanti attivi a un’esperienza in continuo divenire. Questo festival si propone di abbattere ogni barriera tra palco e platea, creando un dialogo vivo, aperto e stimolante. Ogni concerto del programma sarà dunque un’opportunità per esplorare la potenza creativa del jazz, dove ogni nota può cambiare significato e ogni interpretazione è libera di evolversi. Un programma che celebra la libertà, ma anche la responsabilità di dare forma alla propria voce musicale in un contesto di continua ricerca e sperimentazione.
In definitiva, il jazz è più di una musica: è un’idea, un principio che si nutre di libertà. E questo festival vuole essere il palcoscenico dove ogni nota, ogni frase, ogni silenzio possa essere una manifestazione concreta di quella libertà che da sempre alimenta e rinnova il jazz. Un viaggio musicale senza confini, aperto a chiunque desideri esplorare la musica come linguaggio di libertà e di espressione infinita.


Mirko Onofrio – Direttore Artistico

TALKING ABOUT JAZZ

25 AGOSTO | ore 19:00

"POPTIMISM.
MEDIA ALGORITMICI E
CRISI DELLA POPULAR MUSIC”

Meltemi Editore, 2024

di Massimiliano Raffa

PRESENTAZIONE LIBRO

26 AGOSTO | ore 19:00

"IL JAZZ E I MESTIERI"

Arcana Edizioni, 2024

di Guido Michelone

PRESENTAZIONE LIBRO

27 AGOSTO | ore 19:00

“CARLA BLEY. LA RAGAZZA CHE URLÒ ‘CHAMPAGNE”

Fonicottero/Le Pecore Nere Editore, 2023
di Mirko Onofrio
PRESENTAZIONE LIBRO
con la partecipazione di Karen Mantler
al pianoforte Corrado Mendicino

28 AGOSTO | ore 19:00

"L'ARTE DELLA CONDUCTION"

LIBRERIA MUSICALE ITALIANA, 2024
di Lawrece D. “Butch” Morris a cura di Daniela Veronesi
PRESENTAZIONE LIBRO
con la partecipazione di Wayne Horvitz

PROGRAMMA

COLONNE JAZZ VILLAGE - start 21:30

Largo Colonne "Rita Levi Montalcini"

23 AGOSTO

JAZZ BACK TO GRAMMO

da un'idea di Vincenzo Staiano

Giuseppe Nicolò, grammofoni

Carmelo Coglitore, flauti

-

“Jazz Back to Grammo” in ricordo di Vincenzo Staiano
Ascoltare musica dalla prima fonte di riproduzione sonora della storia è davvero un’esperienza unica, evocativa ed emozionante. La performance “Jazz Back to the Grammo” si presenta come un format televisivo, in cui un appassionato di musica lirica e di vecchie incisioni di musica jazz interagisce attraverso un grammofono a manovella, al commento musicale improvvisato dei jazzisti. Sembra quasi un dialogo anacronistico fra tre elementi che accompagnano il pubblico in un’altra epoca e in una esperienza acustica primitiva. Protagonisti Giuseppe Nicolò, musicologo, grande collezionista ed esperto di grammofoni, Carmelo Coglitore, fra i più straordinari e creativi musicisti del nostro Paese.

RENZO RUBINO E LA SBANDA

Renzo Rubino, voce e grancassa
Alessandra Simonetti, flauto
Francesco Rubino, clarinetto
Linda Caramia, sax tenore
Sergio Gialò, sax baritono
Vito Abbatepaolo, tromba
Lorenzo Loliva, tromba
Gianluca Bennardo, trombone
Martino Castellaneta, flicorno baritono
Mario Gallo, flicorno contrabbasso
Gianluca Salvi, batteria

-

Accompagnato dalla sua Sbanda, Renzo porta sul palco non solo il suo talento pop, ma anche un vero spettacolo di comunità. Ogni concerto si trasforma in una micro festa concentrata in cui verranno rivisitate, in chiave bandistica, alcune delle canzoni dell’artista insieme a versioni personali di canzoni, con tanto di luminarie, giacche colorate e aneddoti da bar. Ogni tappa diventa un luogo di incontro, un crogiuolo di energie positive, un invito alla musica e al ballo che celebra la semplicità e la bellezza delle piccole cose. La magia delle sere d’estate riprende vita nella spontaneità della musica e del canto, nei giochi di luce e in quel inconfondibile suono senza tempo. Con Renzo Rubino & La Sbanda, ogni serata rappresenta l’occasione di incontro tra passato e presente in una danza di gioia, un invito a vivere insieme un’esperienza musicale pura e vivace, senza precedenti.

24 AGOSTO

DI LIETO-STELLATO DUO

Francesco Di Lieto, pianoforte
Simone Stellato, fisarmonica

-

Francesco Di Lieto al pianoforte e Simone Stellato alla fisarmonica danno vita a un dialogo musicale intenso e ricco di sfumature. Entrambi laureati al Conservatorio con il massimo dei voti, uniscono le loro sensibilità per esplorare un repertorio che attraversa il tango, il jazz, il gospel e le composizioni originali. La loro musica alterna momenti di grande intimità a passaggi energici e coinvolgenti, con brani come Tango pour Claude, Indifférence e altri che mettono in luce tanto il virtuosismo quanto l’espressività. Un percorso musicale sincero, costruito con cura e passione, che ha saputo toccare il pubblico in diverse rassegne e contesti, in Italia e all’estero. Da quel momento la band inizia a calcare i più prestigiosi palchi italiani ed europei.

LEBRON JOHNSON

Johnson Osaro Odiase, voce
Andrea Pititto, chitarra
Filippo Romano, leslie e hammond
Alberto Pavesi, batteria
Davide Medicina, basso
Sara Agostinelli, coro
Chiara Montanari, coro

-

I concerti di LeBron Johnson iniziano con una promessa: ballerete tutti. Voce potente e calda, LeBron è uno dei volti nuovi della Black Music in Italia. Nato in Nigeria nel 1998, arriva in Italia nel 2017 e canta gospel nella Chiesa Evangelica di Ravenna. Si ispira a soul, funk e R&B, arrangia celebri brani e poi inizia a comporre. Nel 2021 nasce la band con Andrea Pititto (Andy Pitt) alla chitarra, Alberto Pavesi alla batteria, Filippo Romano a organo e tastiere e Davide Medicina al basso. Il 13 ottobre 2023 pubblicano ANONYMOUS, prodotto da Riccardo Rinaldi aka Ohm Guru (Neffa, Sud Sound System). Da allora calcano palchi in Italia ed Europa con un mix di funk, soul e blues, arricchito da una vena indie. Il loro sound è moderno, intenso e ricco di groove, con brani originali e cover di artisti come Marvin Gaye, Nina Simone, Temptations, Tom Misch e Black Pumas.

25 AGOSTO

NUBRAS ENSEMBLE

Roxana Ene, voce
Giulia Anita Bari, violino
Carla Mulas González, violino
Giorgio Gadotti, sax contralto e gajda
Giovanni Lo Cascio, percussioni
Nino Conte, fisarmonica
Igor Legari, contrabbasso

-

NUBRAS è un ensemble internazionale che fonde l’eleganza della musica da camera con l’estetica folk del Sud Italia e dei Balcani. Riunisce musicisti da Italia, Spagna e Romania, intrecciando tradizione e innovazione in un dialogo sonoro senza confini. Il trio d’archi, nucleo del gruppo, si unisce alla fisarmonica di Nino Conte, al sax e alla gajda di Giorgio Gadotti, evocando suoni del Mediterraneo e dell’Est Europa. La voce di Roxana Ene, artista italo romena di origine Rom e collaboratrice di Moni Ovadia, aggiunge autenticità. Le percussioni di Giovanni Lo Cascio, figura storica della world music italiana, completano il suono con energia e virtuosismo. NUBRAS si distingue per l’originalità e la capacità di conquistare pubblici diversi, dai teatri ai club. In soli due anni ha realizzato oltre 100 concerti in Italia e all’estero, imponendosi tra le realtà più affascinanti della world music. A marzo 2025 si è esibito all’Accademia Chigiana di Siena, da quasi un secolo uno dei crocevia più importanti per la crescita artistica dei nuovi talenti musicali.

AFRODREAM

Abou Samb, voce, congas e djambe
Luca Vergano, chitarra
Ariel Hernán Verosto Pascaud, tastiere, flauto
Giuseppe Maria De Vito, batteria
Gabriele Cappello, sassofono
Gianluca Gallucci, basso

-

Il suono di Afrodream nasce dalla fusione tra ritmi africani, melodie incantevoli e influenze occidentali. I testi di Abou Samb, intrisi di speranza e malinconia, si poggiano su basi musicali ricche e armoniose. Il progetto unisce musicisti di diverse origini, capaci di creare un equilibrio ritmico e melodico. Le loro esibizioni dal vivo, cariche di energia, coinvolgono il pubblico in un’esperienza catartica. Dopo concerti in Italia, Svizzera e Francia, la band ha intrapreso un tour in Senegal, partecipando come ospite d’onore al Retba Festival sulle rive del Lago Rosa. Ha poi pubblicato
il singolo Adouna con Noox Recording e si è esibita in tutta Europa (Austria, Repubblica Ceca, Germania, Italia, Regno Unito), dividendo il palco con i cileni Newen Afrobeat. Il nuovo singolo Ethnique, realizzato con Rumba de Bodas, anticipa l’EP in uscita a giugno e l’album previsto per l’autunno 2025.

26 AGOSTO

FRANCESCO CAFISO DUO

Francesco Cafiso, sassofono

Marco Grillo, chitarra

-

Francesco Cafiso è tra i massimi protagonisti del jazz contemporaneo, apprezzato a livello internazionale. Il suo nuovo progetto in duo con il chitarrista Marco Grillo è un incontro musicale unico, fondato su affinità artistica e passione condivisa. Grillo, musicista dal talento straordinario, si distingue per tecnica impeccabile e grande versatilità. Insieme, i due danno vita a un dialogo creativo e spontaneo tipico del jazz. Il suono caldo e lirico di Cafiso si traduce in assoli originali e intensi, mentre Grillo intreccia linee melodiche moderne e strutture complesse, arricchendo il dialogo con eleganza e profondità. Il risultato è una conversazione musicale di altissimo livello tra due artisti d’eccellenza. Il repertorio include sia grandi classici dello standard jazz internazionale che composizioni originali di Cafiso, anche in veste di compositore, confermando la vitalità e il prestigio del jazz italiano sulla scena mondiale.

ROMA JAZZ 5ET: "LUIGI TENCO E LA CHANSON FRANÇAISE"

Sara Schettini, voce
Francesco Di Gilio, pianoforte
Igor Marzio, sax
Cristian Antinozzi, contrabbasso
Alfredo Romeo, batteria

-

Questo concerto è un atto d’amore verso Luigi Tenco, cantautore che ha rivoluzionato la musica italiana, donandole espressività, incisività e valore comunicativo. La sua eredità ha ispirato generazioni future, segnando profondamente il modo di fare musica. Il Roma Jazz 5et rende omaggio a Tenco rileggendo i suoi brani più rappresentativi in chiave jazz e swing, grazie agli arrangiamenti originali del compianto maestro Quintino Protopapa, sempre nel rispetto delle atmosfere volute dall’artista.

L’incontro tra Tenco e Dalida offre l’occasione di celebrare anche l’indimenticabile interprete francese e la chanson française, con brani che Dalida amava cantare. Nella seconda parte del concerto, lo spettacolo si apre a celebri standard francesi e internazionali, regalando al pubblico ritmo, leggerezza ed emozione, in un viaggio musicale che unisce profondità d’autore e raffinata eleganza jazzistica.

27 AGOSTO

"THE GIRL WHO CRIED CHAMPAGNE" ABOUT CARLA BLEY
ALEGIANI - PUGLISI - PAGGI TRIO

Costanza Alegiani, voce e synth
Fabrizio Puglisi, pianoforte
Matteo Paggi, voce, trombone e elettronica

-

Tre generazioni di musicisti e improvvisatori si incontrano e dialogano in un concerto dedicato alla musica e alla straordinaria personalità di Carla Bley, pianista e compositrice tra le più prolifiche e influenti nella storia del jazz. In questo progetto, ideato e condotto da Costanza Alegiani, i musicisti portano in scena il carattere irriverente, ironico, poetico e visionario della compositrice, ripercorrendo pagine memorabili della sua musica - una finestra che si apre su più mondi - con quello spirito d’avventura e libertà che l’ha sempre contraddistinta. Un repertorio che rilegge e ripercorre principalmente la produzione musicale degli anni ‘60 e ‘70, dalla storica collaborazione con il poeta surrealista Paul Haines (con cui realizzò Escalator over the hill e Tropic Appetites) alla Dinner Music, dagli ‘early short pieces’ alle composizioni per il suo famoso ensemble ‘The Carla Bley Band’.

KAREN MANTLER TRIO

Karen Mantler, voce, armonica cromatica e pianoforte
Doug Wieselman, chitarra e clarinetto basso
Kato Hideki, basso elettrico

-

Karen Mantler, figlia dei jazzisti Carla Bley e Michael Mantler, è una cantautrice e bandleader dallo stile inconfondibile. Ha collaborato con Steven Bernstein, Eric Mingus, Doug Wieselman, Arturo O’Farrill e suonato con Terry Adams, Jack Bruce, il Kronos Quartet e David Byrne. In Europa ha lavorato con John Greaves, Chris Cutler, Peter Blegvad, Dagmar Krause e Annie Whitehead. Tre sue composizioni compaiono in Cuckooland di Robert Wyatt, dove canta e suona l’armonica. Dal 1988 al 2009 è stata organista Hammond nella Carla Bley Big Band e ha partecipato al leggendario Escalator Over The Hill. Nel 2013 è entrata nei Golden Palominos di Anton Fier. Il suo quinto album, uscito nel 2014 per XtraWATT/ECM, ha ottenuto quattro stelle e mezzo su DownBeat.

Recentemente ha collaborato con il Ghost Train Orchestra e il Kronos Quartet, ed è stata coinvolta in Blue Palestine, l’ultima composizione per big band della madre, eseguita con l’Afro Latin Jazz Orchestra di O’Farrill.

28 AGOSTO

ANDREA GLOCKNER 4ET

Andrea Glockner, fiati
Santiago Fernandez, pianoforte e tastiere
Silvia Bolognesi, contrabbasso e basso elettrico
Alessandro Alarcon, batteria

-

Across the lines è un quartetto internazionale nato all’Accademia Nazionale Italiana di Jazz. Il primo album, registrato a Siena nel giugno 2024, è uscito a marzo 2025 con Dodicilune. Il gruppo è formato da Andrea Glockner (trombone e tuba), Santiago Fernandez (pianoforte e tastiere), Silvia Bolognesi (contrabbasso e basso elettrico), e Alessandro Alarcon (batteria). Il nome evoca il superamento di confini, fisici e simbolici, grazie alla musica. Il sound del quartetto fonde jazz, rock, funk e hip hop, in un mix di tradizione, modernità, energia e libertà espressiva. Silvia Bolognesi, figura di spicco nell’improvvisazione e membro dell’Art Ensemble of Chicago, arricchisce il gruppo con la sua esperienza. La complicità tra i musicisti, l’intesa creativa e il desiderio di condivisione rendono il progetto vivo e autentico, espressione di un jazz che unisce e libera, al di là delle barriere.

WAYNE HORVITZ “ELECTRIC CIRCUS” &
ROCCELLARKESTRA

Wayne Horvitz, direzione musicale & conduction

 

Luigi Paese, tromba e flicorno
Demetrio Fortugno, sax alto
Francesco Scordamaglia, sax tenore e soprano
Alessandro Monorchio, sax baritono
Gianluca Bennardo, trombone
Oscar De Caro, tuba
Corrado Mendicino, sintetizzatori
Francesco Di Lieto, pianoforte
Marco Arnieri e Rodolfo Capoderosa, chitarra elettrica
Valerio Pagliaro, basso elettrico
Stefano Panuzzo, contrabbasso
Filippo Ambrogio, percussioni
Giacinto Maiorca, batteria

-

Electric Circus è un ensemble elettrico che reinterpreta soul, funk e rock classico. Il compositore Wayne Horvitz guida il gruppo con la conduction, tecnica di Butch Morris, utilizzando riff e groove tratti da artisti come James Brown, Sly and the Family Stone, Miles Davis elettrico, Sun Ra, Clash, Parliament Funkadelic e altri. Il risultato è un mix psichedelico tra sezioni strutturate e improvvisazioni libere: a volte tre brani si sovrappongono in tonalità e tempi diversi, altre volte la forma scompare del tutto. Dopo anni a Seattle, Horvitz propone Electric Circus con musicisti locali: un ensemble di improvvisatori tra soul, groove e jazz. Il 28 agosto alle Colonne, Horvitz dirigerà la nuova RoccellArkestra – 14 musicisti calabresi – in due giorni di prove, laboratorio e concerto. Un’esplosione di funk urbano e visione sperimentale, tra libertà e precisione, nel solco della conduction di Butch Morris.

TEATRO AL CASTELLO - start 21:30

Rumori Mediterranei

29 AGOSTO

SILKE EBERHARD QUARTET
“THE COMPLETE WORKS OF ERIC DOLPHY”

Silke Eberhard, sax alto
Patrick Braun, sax tenore
Nikolaus Neuser, tromba
Gerhard Gschlößl, trombone

-

La saxofonista Silke Eberhard, con il suo quartetto Potsa Lotsa, omaggia Eric Dolphy, il sassofonista preferito di Charles Mingus.Il gruppo prende il nome da una composizione di Dolphy dal fondamentale album “At The Five Spot”. Anziché essere limitata dalla strumentazione – utilizzando solo strumenti a fiato – questa polifonia stratificata ha aggiunto nuove sfumature alla musica più nota di Dolphy, creata in meno di cinque anni per via della sua morte prematura di uremia fulminante a soli 36 anni. Le composizioni sono state riarmonizzate dalla contraltista tedesca che non ha cercato di replicare lo stile di Dolphy, né ha cercato di incorporare altri due strumenti strettamente associati a Dolphy: il flauto e il clarinetto basso. Il gruppo offre un ascolto “leggero” a composizioni intricate come “Burning Spear”, “Out There”, “The Prophet”, “Serene”, “Out to Lunch” e “Straight Up and Down/Hat & Beard”.

QUINTORIGO & JOHN DE LEO

John De Leo (Massimo de Leonardis), voce
Valentino Bianchi, sassofono
Gionata Costa, violoncello
Andrea Costa, violino
Stefano Ricci, contrabbasso

-

I Quintorigo nascono nel 1996 con una formazione ad archi, sax e voce. La loro musica sperimenta tra jazz, rock, classica, pop, punk, reggae e blues, con un approccio eclettico e libero. Dopo l’esordio con Dietro le quinte (1998), vincono premi a Sanremo Giovani 1999 con Rospo e la Targa Tenco. Tornano a Sanremo nel 2001 ottenendo il premio Miglior Arrangiamento.  Dopo l’uscita di John De Leo nel 2005, continuano con diverse collaborazioni vocali. Nel 2008 pubblicano Quintorigo Play Mingus, premiato come miglior disco jazz italiano. Hanno collaborato con Battiato, Fresu, Consoli, Biondi, Rava, Gatto e altri, suonando nei più importanti festival e club italiani. Nel 2024, in occasione del 25esimo anniversario di Rospo, si riunisce la formazione originale. I Quintorigo, insieme a John De Leo, hanno riportato sul palco il loro spirito volutamente dissidente, indie ante litteram, la migliore sintesi tra pop, rock, classica e jazz che si possa desiderare in un tour sold out.

30 AGOSTO

SIMONE ALESSANDRINI
“STORYTELLERS”

Simone Alessandrini, sax alto e soprano
Federico Pascucci, sax tenore e clarinetto turco
Antonello Sorrentino, tromba e flicorno
Giacomo Ancillotto, chitarra
Riccardo Gola, contrabbasso e basso elettrico
Riccardo Gambatesa, batteria e percussioni​

Originario di San Felice Circeo, Simone Alessandrini è un sassofonista e compositore cresciuto tra Led Zeppelin e Ornette Coleman. Con il progetto Storytellers ha raccontato storie fantastiche o reali, legate all’immaginario o al mito, attraverso tre album usciti per Parco della Musica Records. Il primo, Storytellers (2017), era incentrato su vite comuni durante la Resistenza; Mania Hotel (2021) esplorava la follia e i manicomi; Circe (2024) rilegge il mito della maga, ispirandosi a un romanzo cinquecentesco in cui gli uomini, trasformati in animali, rifiutano l’umanità. Per celebrare i dieci anni del progetto, torna in scena la formazione del secondo disco: un sestetto con Alessandrini, Antonello Sorrentino, Federico Pascucci, Giacomo Ancilotto, Riccardo Gola e Riccardo Gambatesa. Il concerto sarà un viaggio tra rock, musica colta del primo ’900, fanfare popolari e suggestioni à la Tom Waits. Un contenitore sonoro in bilico tra acustico ed elettrico, tra New Orleans ed Europa.

RITA MARCOTULLI
UNDER 29 BUT ME “COLOURS”
SPECIAL GUEST LUCA AQUINO

Rita Marcotulli, composizioni e pianoforte
Elettra Minieri, composizioni, tastiere
Ava Alami, voce
Daniele Bucci, batteria
Damiano De Matteis, basso
Andrea Cardone, sax
Luca Aquino, tromba

Dopo il successo di Caraviaggianti, Rita Marcotulli torna con UNDER 29 BUT ME – Colours, progetto ironico e multistilistico che coinvolge giovani talenti del nuovo jazz italiano. Accanto a sue composizioni, propone brani della figlia Elettra Minieri, interpretati dalla cantante iraniana Ava Alami. Questo progetto «nasce dal desiderio di confrontarmi con musicisti giovani e validi. I colori dei brani sono variegati, emozionanti, con una visione musicale ampia», racconta Marcotulli. Pianista raffinata e tra le compositrici più influenti in Italia, ha collaborato con Billy Cobham, Joe Lovano, Pat Metheny, Gino Paoli, Pino Daniele e reinterpretato i Pink Floyd con Raiz e Mesolella. Prima donna a vincere un David di Donatello per la miglior colonna sonora con "Basilicata coast to coast", ha ottenuto anche Ciak d’Oro, Nastro d’Argento e due Top Jazz, confermandosi artista libera e innovativa.

31 AGOSTO

FRANCESCA TANDOI TRIO

Francesca Tandoi, pianoforte
Matheus Nicolaiewsky, contrabbasso
Sanders Smeets, batteria

Francesca Tandoi è una delle stelle emergenti del jazz internazionale: pianista virtuosa, vocalist raffinata, compositrice e carismatica band leader. Acclamata in tutto il mondo, ha collaborato con artisti come Scott Hamilton, Philip Harper, Darius Brubeck e molti altri. Si è esibita in festival prestigiosi tra cui North Sea Jazz, Umbria Jazz, Cork Jazz e Bosendorfer Piano Festival, con tournée in USA, Giappone, Sud Africa, Russia ed Europa. Vanta oltre venti dischi, tre con il quartetto di Hamilton. Predilige la formula del trio, che le consente libertà e una sintesi originale tra tradizione e innovazione. Dal 2014 ha pubblicato sette album come leader, tra cui Winddance, incluso nella “Top 10 Best Jazz Albums of 2017” da Jazz Life, che la definisce “uno dei più interessanti talenti del jazz europeo”. Tiene masterclass internazionali e insegna pianoforte jazz al Conservatorio G.B. Martini di Bologna.

BIG BAND DELLA BANDA DELL’ESERCITO ITALIANO
FEAT. MARIO CORVINI 4ET
SPECIAL GUEST FABRIZIO BOSSO

Fabrizio Bosso, tromba
Mario Corvini, trombone
Roberto Tarenzi, pianoforte
Giovanni Campanella, batteria
Alessandro Bintzios, contrabbasso
con:
Francesco Marsigliese, Andrea Rossi,
Toni Orlandi, Marco Scamolla, Maurizio
Nerbano // trombe
Giuliano Cerbarano, Federico Salmaso,
Vito Cataldo, Francescoo D’Orazio // tromboni
Sergio Cesolini // tuba
Vincenzo Taglienti, Giulio Barbieri,
Filippo Marino, Giuseppe Zambito,
Renato Trombì // sax

Un entusiasmante progetto musicale con la Big Band della Banda dell’Esercito Italiano diretta da Mario Corvini e la tromba solista di Fabrizio Bosso, per il repertorio che ha caratterizzato la musica a cavallo della Seconda Guerra Mondiale definendo usi e costumi della società statunitense, ma anche europea. Un viaggio nella tradizione musicale jazzistica fra Duke Ellington, Count Basie, Stan Keaton, Benny Goodman e Glenn Miller che ha portato la sua musica, e un po’ di spensieratezza, al fronte. Ed è la spensieratezza l’elemento caratterizzante di una serata ricca di brani tradizionalmente famosi.

GLI ARTISTI

Colonne Jazz Village

Teatro al Castello

PARTNER

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